🔥Smaltimento di fumo e calore naturale con APP. G UNI 9494-1:2017
Riepilogo dei Punti Salienti:
Il tema principale affrontato è lo smaltimento di fumo e calore d’emergenza (Livello di Prestazione II), definito come un sistema che estrae fumo sufficiente per permettere l'intervento delle squadre disponibili all'interno dell'attività . È cruciale distinguere questo livello dall'evacuazione di fumo e calore (Livello di Prestazione III), che invece mira a dare il tempo agli occupanti di mettersi in salvo e proteggere persone e beni.
Nella progettazione di un sistema di smaltimento di fumo e calore di Livello II, si possono adottare due approcci principali:
- Soluzione Conforme: Basata sui rapporti 1/40 o 1/25 della superficie in pianta. Nel caso di un carico di incendio superiore a 1200 MJ/m², viene indicato un rapporto di 1/25. L'attivazione di questo sistema è pensata per assistere le squadre di soccorso interne nei primi minuti di un incendio. È fondamentale una distribuzione omogenea delle aperture.
- Soluzione Alternativa Qualificata: Basata sull'Appendice G della norma UNI 9494-1 per sistemi naturali. Questa soluzione non si basa sul carico di incendio ma sul gruppo di dimensionamento e sull'altezza del locale. Richiede l'utilizzo di evacuatori di fumo e calore (ENFC) certificati secondo la EN 12101-2, con la possibilità di richiusura per controllare la direzione dell'incendio. Un aspetto importante è la definizione del valore di ingresso aria, con un rapporto di circa 1 a 1 tra superficie di evacuazione e ingresso aria.
Il processo di progettazione di una soluzione conforme prevede diverse fasi:
- Rilievo delle aperture esistenti (numero e dimensioni).
- Classificazione per tipo delle aperture (SEa, SEb, SEc, SEd, SEe).
- Determinazione del fabbisogno di superficie di smaltimento.
- Valutazione delle aperture più idonee in base a posizione e funzionamento in caso di incendio.
L'affidabilità delle aperture varia a seconda del tipo (SA > SEE), e il progettista ha la responsabilità di scegliere le più adatte. In facciata, ad esempio, aperture manuali poste a 4 metri di altezza (tipo SEd) potrebbero non essere considerate idonee. Le aperture possono essere di tipo SEb (automatiche con IRAI), SEc (apribili da posizione protetta), o SEd (apribili anche da posizione non protetta).
Per rendere operative le aperture esistenti, spesso è necessario un kit di smaltimento naturale che include:
- Progettazione esecutiva (calcolo delle forze minime di apertura).
- Attuatori personalizzati (classificati B300 secondo EN 12101-2).
- Quadro di comando e controllo digitale con segnali da IRAI e alimentazione secondaria certificata EN.
- Impianto di alimentazione elettrico con protezione al fuoco e indipendenza della fonte.
- Cablaggio resistente al fuoco.
- Installazione completa e verifica di primo funzionamento.
- Dichiarazione di conformità (DICH. IMP.) e manuale di manutenzione.
- Collaudo del sistema secondo UNI 9494-3.
La soluzione alternativa con l'Appendice G offre diversi vantaggi rispetto alla soluzione conforme:
- Superficie di evacuazione inferiore.
- Il calcolo non è influenzato da variazioni nel carico di incendio nel tempo.
- Gli apparecchi (ENFC) sono già certificati, semplificando le verifiche per il progettista.
- È definito il valore di ingresso aria necessario.
- Il tipo di impiantistica da utilizzare è ben definito nella norma.
- Il sistema è potenzialmente più semplice da gestire per il titolare dell'attività .
Indipendentemente dalla soluzione scelta, è obbligatoria una documentazione progettuale completa, un verbale di primo funzionamento e una corretta manutenzione dell'impianto.
Relatori Intervenuti:
- ing. Luca Marzola: Consigliere, che ha presentato il tema dello smaltimento di fumo e calore d'emergenza, illustrando le diverse soluzioni e fornendo gli esempi pratici.
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